Nuova Riveduta:

Luca 19:22

Il re gli disse: "Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho depositato e mieto quello che non ho seminato;

C.E.I.:

Luca 19:22

Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:

Nuova Diodati:

Luca 19:22

E il suo signore gli disse: "Ti giudicherò dalle tue stesse parole, malvagio servo; tu sapevi che sono un uomo duro, che prendo ciò che non ho depositato e mieto ciò che non ho seminato;

Riveduta 2020:

Luca 19:22

Ed egli a lui: 'Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato;

La Parola è Vita:

Luca 19:22

"Servo vile e malvagio!" gridò il re. "Dunque, sarei un uomo duro?! Ebbene, da uomo duro mi comporterò nei tuoi confronti! Se mi conoscevi così a fondo e sapevi che pretendo perfino ciò che non mi appartiene e confisco i raccolti che non ho seminato,

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 19:22

E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi ch'io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato;

Ricciotti:

Luca 19:22

E il padrone a lui: - Io ti giudico dalle tue stesse parole, o servo cattivo! Tu sapevi che sono un uomo severo, che prendo quel che non ho dato e mieto quel che non ho seminato;

Tintori:

Luca 19:22

E il padrone a lui: Dalla tua bocca ti giudico, servo iniquo! Sapevi che sono uomo severo, che prendo quel che non ho messo, e mieto quello che non ho seminato;

Martini:

Luca 19:22

Ma (il padrone) gli disse: Sa la tua propria confessione ti condanno, servo cattivo: sapevi, che io sono un uomo austero, che tolgo quel, che non ho depositato, e mieto quel, che non ho seminato:

Diodati:

Luca 19:22

E il suo signore gli disse: Io ti giudicherò per la tua propria bocca, malvagio servitore; tu sapevi che io sono uomo aspro, che tolgo ciò che non ho messo, e mieto ciò che non ho seminato;

Commentario abbreviato:

Luca 19:22

11 Versetti 11-27

Questa parabola è come quella dei talenti, in Mt 25. A coloro che sono chiamati a Cristo, egli fornisce i doni necessari per la loro attività; e da coloro a cui dà potere, si aspetta un servizio. La manifestazione dello Spirito è data a ogni uomo perché ne tragga profitto, 1Cor 12:7. E come ognuno ha ricevuto il dono, così lo eserciti anche lui, 1Pi 4:10. Il rendiconto richiesto assomiglia a quello della parabola dei talenti e viene mostrata la punizione dei nemici dichiarati di Cristo e dei falsi professori. La differenza principale è che la libbra data a ciascuno sembra indicare il dono del Vangelo, che è lo stesso per tutti coloro che lo ascoltano; ma i talenti, distribuiti in misura maggiore o minore, sembrano significare che Dio dà agli uomini capacità e vantaggi diversi, con cui questo unico dono del Vangelo può essere migliorato in modo diverso.

Riferimenti incrociati:

Luca 19:22

2Sa 1:16; Giob 15:5,6; Mat 12:37; 22:12; Rom 3:19
Mat 25:26,27

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